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Incubo N°14 (SETTEMBRE)

Ogni tanto dimentico di spegnere la mente...
Ogni tanto dimentico di alzare il volume del cuore...
Ogni tanto dimentico di ringraziare...

 

 

Ogni tanto dimentico di vivere...

 

 

Ogni tanto dimentico i sogni all'alba...

 

Devo ricordarmi di tornare... ogni tanto perchè....
 

...Il guerriero della luce non ha certezze ma un cammino da seguire al quale cerca di adattarsi in base al tempo. Sa che anche i suoi compagni devono adattarsi e non si sorprende quando cambiano atteggiamento. A ciascuno da il tempo necessario per giustificare le proprie azioni.

P.Coelho

 

Ogni Volta

E ogni volta che viene giorno
ogni volta che ritorno
ogni volta che cammino e
mi sembra di averti vicino
ogni volta che mi guardo intorno
ogni volta che non me ne accorgo
ogni volta che viene giorno
E ogni volta che mi sveglio
ogni volta che mi sbaglio
ogni volta che sono sicuro e
ogni volta che mi sento solo
ogni volta che mi viene in mente
qualche cosa che non c'entra niente
ogni volta
E ogni volta che non sono coerente
e ogni volta che non è importante
ogni volta che qualcuno si preoccupa per me
ogni volta che non c'è
proprio quanto la stavo cercando
ogni volta
ogni volta quando....
E ogni volta che torna sera
mi prende la paura
e ogni volta che torna sera
mi prende la paura
E ogni volta che non c'entro
ogni volta che non sono stato
ogni volta che non guardo in faccia a niente
e ogni volta che dopo piango
ogni volta che rimango
con la testa tra le mani
e rimando tutto a domani

Vasco Rossi 1982
 

"Innanzitutto devi calmare la tua mente.
Solo allora potrai ascoltare la Voce che hai dentro di te.
Non devi essere impaziente perché l'intuizione che ti apre la coscienza arriva raramente.
Magari è solo una goccia, ma quella goccia, quando viene, è come l'oceano.
Quella che allora ti parla è la Voce dell'Uomo Interiore, dell'Uomo Cosmico, del Sè.
Chiamalo come vuoi.
Chiamalo l'Amato, come fanno i sufi; chiamalo la pietra filosofale, come gli alchimisti; Chiamalo Dio, Buddha, Purusha; chiamalo Lui, Lei.
Ma sappi che c'è e che Quello è il vero te.
Perché tu e Quello non siete due. Tu sei Quello".

Tiziano Terzani (Un altro giro di giostra)
 

...e ogni tanto ritorno e mi rendo conto che la paura è solo un segnale che ti indica i tuoi limiti attuali ma non è un vincolo a cui aggrapparsi per restare immobile.

...e ogni tanto ritorno e mi rendo conto che la rabbia che sono riuscito a vomitare in una vicolo polveroso e desolato o nella hall di un decadente hotel di Goa era l'unica cosa che dovevo fare per uscire dall'immobilità.

La rabbia va sottobraccio con la paura, girano di notte con lunghi pastrani quando i marciapiedi sudano vapore e residui di umana sofferenza e i lampioni creano fantasmi sui graffiti urbani.
Solo una nuova alba riesce a illuminarne i volti e mostrarne i tratti putrescenti.
E allora provo compassione per entrambe riconoscendole come parte mia, accettandone la natura e il loro diritto all'esistenza in questa nostra ancora imperfetta dualità.
E mi volto da un'altra parte e ricomincio a camminare.