L'INDIANA JONES DELLA BASSA


Oggi Voglio parlare degli espositori di vecchie moto e ricambi, tenutari di malferme bancarelle alle mostre scambio.

Della loro prostatosa nostalgia per una presunta età dell'oro che mai, fortunatamente, ritornerà e che d'oro non fu.

Dei prezzi esorbitanti richiesti per il loro rugginoso ciarpame.

Delle più anonime e pacifiche motociclette, truffaldinamente ammantate da impossibili passati agonistici.

Delle dogmatiche sentenze sulle caratteristiche di un mezzo, arteriosclerotici Soloni, quasi sempre in errore.

Dei loro restauri fatti alla cazzo, con colori sbagliati, bulloneria inox e particolari estranei, travolti da irreversibili crisi di rigetto.

Del bronzetto del duce, che scruta, truce e volitivo, il magnete che ha di fronte. 

Per loro ho una storiellina, stupida stupida, facile facile, alla loro portata. Tutto inventato, tranne la marca che invece è realmente esistita.


Esiste nell'inconscio di ogni collezionista di moto d'epoca un sogno comune, mistico, una sorta di attesa messianica. Ma non la verità rivelata che accomuni tutti, no!  Solo uno deve essere il predestinato, l'eletto per volontà divina a ritrovare il pezzo unico, quello di cui si piange l'irrimediabile estinzione, quello per cui branchi di addestrati segugi hanno battuto ogni landa desolata della terra, arrendendosi delusi e rassegnati, quello che, se ci fosse, non avrebbe altra possibile dimora se non il caveau di Fort Knox. E la scelta è caduta su di te, umile ed indegno. La stella cometa ti conduce alla solita cascina diroccata della bassa padana, dentro il solito fienile, con le solite ragnatele. Poi togli le solite coperte, ed eccolo!, ruggine ma assolutamente completo. E' lui!. 

Poi, contatti il solito vecchio contadino, coglione e sprovveduto che nemmeno si ricorda cosa ci sia sotto quelle coperte e ti ringrazia per averlo liberato da quel rottame che gli dava solo fastidio. L'immagine finale ti vede accompagnare il cigolante e zoppicante idolo lontano dalla cascina. Sopra di te, il cielo di un azzurro sfolgorante, putti e cherubini che svolazzano scherzosi, e celestiali suoni di trombe. Il sogno lo puoi fare nel tuo letto, una volta oniricamente soddisfatte le brame erotiche di Valeria Marini, oppure in officina mentre ti rilassi con carburatore inchiodato. C'è gente che il sogno lo vive addirittura in gruppo, ciascuno apportando ulteriori aggiunte alla trama, sempre più fantastiche, sempre più psichedeliche, davanti al generoso narghilè, caricato a diluente nitro.

Io sono l' eletto, io ho realizzato quel sogno, io ho trovato la cascina giusta, io ho trovato il vecchietto giusto, io l'ho messo in culo a tutti gli altri!  Sotto le coperte ho trovato una MAS degli anni trenta, ma non di quelle, solite, che puoi, a caro prezzo, portarti a casa da qualche mercatino. No!, la mia è un vero prototipo, un modello unico, un prodigio di lungimiranza tecnologica.

Da un primo esame sommario mi sono reso conto che la testata, così sovradimensionata rispetto alla norma di quell'epoca, non poteva ospitare meno di quattro valvole, una vera chicca!  

La forcella era già telescopica e la presenza di tappi sulla sommità di ogni stelo faceva presupporre un sistema ammortizzante idraulico.

Il freno anteriore era a tamburo centrale, già in alluminio, grosso e con un comando a doppia camma.

Ma ciò che più mi ha lasciato senza fiato, è stato il sistema di alimentazione. Il tubo di scappamento non confluiva direttamente nella marmitta, ma ad un certo punto della sua lunghezza si interrompeva  per entrare in un  tamburo cilindrico in acciaio, uscendone poi dalla parte opposta. Contrapposto al tubo ma sullo stesso tamburo, era montato il carburatore.

Non ci volle molto per capire che si trattava di un sistema di sovralimentazione a gas di scarico, sistema ritenuto, per quell'epoca, del tutto ignoto. Pulii dal grasso e dalla polvere uno dei carter del motore, portandovi alla luce una sgualcita targhetta in ottone. Da essa ebbi la conferma di tutte le mie supposizioni; ero al cospetto della mitica MAS-TURBO!.

Rinaldo
(13.12.2006)